Lo sapevi che quando indossi una cravatta, vene giugulari e carotide si comprimono? Sebbene sospettavi già da tempo di sentire quei fastidiosi formicolii al collo quando indossi la cravatta, ora sai che se stringi forte il nodo, cercando di imitare David Bowie, Paul Newman, Sean Connery e tutta la tua galleria di eroi, questo può avere effetti negativi sulla funzione cerebrovascolare, tra cui una riduzione del 7,5% del flusso sanguigno cerebrale. E, occhio, non l’abbiamo inventato noi, lo dice uno studio scientifico. Indossare una cravatta stretta riduce il flusso sanguigno cerebrale, come rivela un team di ricercatori dell’Universitätsklinikum Schleswig-HolsteinKiel di Kiel (Germania).
Indossare continuamente una cravatta troppo stretta, a lungo andare può portare ad un peggioramento della concentrazione e perdita della memoria.
È stato già dimostrato un decennio fa che una cravatta strettamente annodata aumentava continuamente la pressione intraoculare. Uno studio del 2003, pubblicato sul British Journal of Ophthalmology evidenziava che una cravatta stretta al collo comprime la vena giugulare, causando un accumulo di sangue che provoca un aumento della pressione all’interno dell’occhio (intraoculare) e quindi potrebbe causare il glaucoma.
Questa nuova ricerca ha voluto fare un passo avanti. È come se avessero condotto uno studio riguardo agli effetti negativi di indossare scarpe di una taglia più piccola di quella che usiamo di solito. Se le calzassimo attillate, dovremmo fare a meno delle scarpe come indumento e andare a piedi nudi?
Un consiglio? Non annodare la cravatta troppo stretta!