Mary McCarthy, una donna neozelandese di 45 anni, ha sofferto di dolore al naso per la maggior parte della sua vita e non era in grado di respirare normalmente. Le sue condizioni sono peggiorate nell’ottobre 2020 quando la donna è stata sottoposta a un tampone nasale per Covid-19. Alla fine, i medici hanno scoperto il vero motivo dei suoi problemi.
A seguito del test nasale, la 45enne , per mesi ha avuto dolori sempre più lancinanti e a fine giugno si è recata al pronto soccorso del Christchurch Hospital. I medici in un primo momento pensavano si trattasse di un dolore da sinusite. Ma quando le hanno chiesto se avesse inserito qualcosa nelle narici, la donna ha risposto di no, non da quando aveva otto anni.
Si scopre che da bambina le piaceva infilare i Tiddlywinks (gettoni di plastica del gioco delle pulci, un popolare gioco da tavola) in ogni narice e soffiarle fuori per vedere quanto lontano volavano. E una volta accidentalmente ne ha inalato uno, ma non l’ha mai detto ai suoi genitori. “Ero terrorizzata in quel momento, aveva paura di dirlo a mia madre”, confessa. “Da quel giorno ho fatto finta che non fosse successo niente e sono andata avanti così”.
Una TAC ha rivelato la presenza dell’oggetto nella parte superiore del naso, così la donna è stata operata per rimuoverlo. I chirurghi sono riusciti a spingere il gettone ancora più in alto nel naso e l’hanno estratto attraverso la bocca. Quanto ai dolori che ha subito dopo il test nasale, erano dovuti al fatto che l’oggetto – che nel tempo non ha nemmeno perso colore – si era calcificato lesionando le pareti laterali del naso.
La donna ora è felice di poter finalmente respirare liberamente dopo 37 anni.