Durante l’era della rivoluzione industriale e negli anni ’20, in Inghilterra e Irlanda si diffuse un tipo di lavoro alquanto insolito: il “knocker up” (svegliatore, conosciuto anche come bussatore), una figura professionale incaricata a fare da sveglia mattutina. Il loro compito era quello di passare in tutte le strade del proprio quartiere e svegliare i lavoratori nelle prime ore del mattino per far sì che potessero raggiungere in tempo fabbriche, cave e miniere di carbone.
Sebbene a quei tempi le sveglie esistevano già, non erano così affidabili come quelle di oggi, inoltre erano molto costose e ben pochi potevano permettersi il lusso di possederne una.
Retribuiti con solo pochi centesimi a settimana, gli svegliatori, che solitamente erano uomini e donne di età avanzata, stazionavano ogni giorno davanti alle case degli operai addormentati, muniti di fischietti, manganelli corti e pesanti, o bastoni di bambù lunghi e leggeri con i quali potevano raggiungere anche le finestre dei piani superiori e, giunta l’ora prescelta, bussavano alle loro porte, o meglio ancora, picchiettavano sui vetri delle finestre delle loro camere da letto e non si allontanavano da lì fino a quando il cliente non si svegliava.
Differentemente da altri, la più originale svegliatrice fu Mary Smith, vissuta all’inizio del ventesimo secolo a Londra, che inventò un singolare sistema di sveglia. La donna, armata di un tubo di gomma che usava come cerbottana, sparava piselli secchi alle finestre dei clienti.
Quello del knocker up fu un vero e proprio mestiere che durò per circa un secolo.