Sono poche le chances di sopravvivere ad un attacco di squali, leoni o altri animali carnivori con denti affilati. Tuttavia, la possibilità di essere attaccato da una di queste specie è molto inferiore a quella di morire con una semplice puntura di zanzara.
Ebbene si, la minaccia animale più grande per l’umanità è la zanzara, un insetto tanto minuscolo quanto pericoloso. Le zanzare uccidono più di 750.000 persone l’anno, tra cui molti bambini. Il documentario ‘Mosquito’, del regista canadese Su Rynard, è molto più spaventoso e drammatico di altre produzioni trasmesse sul canale Discovery Channel riguardo la vita su questo pianeta. Il filmato, andato in onda il 6 luglio scorso in contemporanea in tutto il mondo, spiega di come l’impatto umano sull’ambiente ha causato l’estinzione di alcune specie, mentre ha fatto sì che la Terra diventasse un habitat sempre più favorevole all’animale più pericoloso per la sua propria esistenza: la zanzara.
“Il cambiamento climatico, le repentine trasformazioni ambientali e la facilità con cui merci e persone si spostano per il mondo stanno accelerando la diffusione delle malattie trasmesse da questi insetti”, riferisce l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS). Secondo il documentario, la zanzara è 180 volte più mortale di squali, coccodrilli e leoni messi insieme. Uccide più di 750.000 persone ogni anno in tutto il mondo.
Sono state classificate circa 3.500 specie di questo piccolo insetto volante, sebbene solo una minoranza è vettore di malattie. “Alcune malattie, come la febbre dengue, la Chikungunya e la febbre del Nilo occidentale, stanno comparendo in paesi dove fino a poco tempo erano sconosciute”, avverte l’OMS sul suo sito web.
Tre specie molto conosciute di zanzare, solitamente trasportano malattie dall’Emisfero sud: la zanzara Culex , responsabile della febbre del Nilo Occidentale e portatrice di molte malattie virali e parassitiche; l’Anopheles , principale vettore della malaria, uccide oltre 400.000 persone all’anno; e la conosciuta zanzara Aedes aegypti , portatrice della dengue, febbre gialla, Chikungunya e Zika.
Considerando l’influsso di molte di queste malattie in America Latina, lo scorso anno la Pan American Health Organization (PAHO), ha effettuato la prima settimana di azione contro le zanzare, che intende ripetere anche quest’anno. Secondo le sedi regionali dell’OMS, nei paesi americani sono stati registrati 132.951 casi di Dengue fino all’aprile del 2017. Mentre per il virus Zika, 48 territori americani hanno confermato la trasmissione della malattia di questo virus dal 2015.
“I casi sospetti del virus Chikungunya sono stati segnalati 22,419 volte, di cui 7.342 sono stati confermati”, ha aggiunto PAHO.
“Fino alla 15ma settimana del 2017, Brasile, Colombia, Ecuador, Bolivia, Perù e Suriname hanno segnalato casi sospetti e confermati di febbre gialla. In Brasile, dall’inizio dell’epidemia nel mese di dicembre 2016 e fino al 12 Aprile 2017 sono stati segnalati 623 casi confermati di febbre gialla, 552 casi sospetti e 209 morti confermati”, ha riferito il corpo regionale.
Il documentario ‘Mosquito’ mostra come il riscaldamento globale ha favorito la resistenza di uova e larve di questi insetti a climi più freddi, nella misura in cui gli inverni più caldi permettono la loro sopravvivenza. Di conseguenza, il rischio di contagio si verifica in paesi precedentemente non interessati da questo tipo di malattie.
Il documentario spiega anche come la lotta contro questi animali attraverso prodotti chimici non è in grado di risolvere il problema, nel tentativo di trovare soluzioni meno aggressive, come le zanzare geneticamente modificate.